12 marzo 2011

Italia - Danimarca: 1 - 1 nella lotta al razzismo


Italia e Danimarca stanno vivendo, anche se a chilometri di distanza e con grandi differenze in ogni ambito della vita (noi grazie alla sola presenza di Mr B. nel Paese avremo gatte da pelare per decenni), una situazione simile: un aumento dell'immigrazione e della multirazzialità nelle città sfogato nell'arrivo al potere di partiti di estrema destra di stampo nazionalista.

Che la discriminazione istituzionalizzata abbia inizio!

Follie promosse apertamente dal Dansk Folkparti (dal manifesto ufficiale del partito).

- Il Paese è fondato sul patrimonio culturale danese e, quindi, la cultura danese, deve essere preservata e rafforzata.
 
- La Danimarca non è un Paese di immigrati e non lo è mai stato. Per questo noi non accetteremo di essere trasformati in una società multietnica.

- La Chiesa Evangelica Luterana è la Chiesa del popolo danese.

- La Danimarca appartiene alla Danesi e i suoi cittadini devono poter vivere in una comunità sicura fondata sul rispetto della Legge.

- La famiglia è il cuore della società danese.


Razzismo e frasi infelici della Lega.

- Si alla Polenta, no a Cous Cous.

- "Quegli islamici di merda e le loro palandrane del cazzo! Li prenderemo per le barbe e li rispediremo a casa a calci nel culo!" (Borghezio)

- Giù le mani dal crocefisso: firma anche tu per difendere la nostra storia, la nostra cultura e le nostre tradizioni. (Cartellone elettorale)

- "Gli immigrati bisognerebbe vestirli da leprotti per fare pim pim pim col fucile." (Giancarlo Gentilini)

- "La civiltà gay ha trasformato la Padania in un ricettacolo di culattoni." (Roberto Calderoli)

Mentre questi partiti, vedi Lega Nord e Dansk Folkparti (con i loro rispettivi leader Umberto Bossi e Pia Kjærsgaard), guadagnano voti, il razzismo e l'odio verso il diverso si diffondono a macchia d'olio.

Eppure su entrambi i fronti (ved. foto) qualcuno non ci sta. Ed io sono con loro!

1 commenti:

Unknown ha detto...

Non vedo quale problema ci sia nel voler preservare la propria identità culturale. Il multiculturalismo non è il bene assoluto e si può benissimo essere contrari al mix di culture. Non stimo la Lega Nord per le sue idee separatiste e i modi beceri di porsi (ultimamente stanno anche regredendo), ma le proposte del Partito del Popolo Danese mi paiono assolutamente normali.

Come può lei definire follie semplici affermazioni come "La Danimarca appartiene alla Danesi e i suoi cittadini devono poter vivere in una comunità sicura fondata sul rispetto della Legge"; o ancora "La famiglia è il cuore della società danese".
Cosa c'è di male?

Il problema di oggi non è affatto il razzismo, bensì l'idea banale e (questa si) populista che l'immigrazione sia sempre e comunque una risorsa. L'immigrazione può essere una risorsa, così come può essere un disastro socio-economico. Si tratta di un fenomeno da controllare strettamente e da regolare nei minimi dettagli. Ogni paese dovrebbe poter porre dei limiti numerici al numero di migranti che possono entrare ogni anno; inoltre si dovrebbero accettare solo coloro i quali hanno possibilità di essere "spesi" nel mondo del lavoro laddove ci sia richiesta di lavoratori di un certo tipo. Non esiste assolutamente che si lasciano questi poveri disperati girare per le città. Così come non esiste che li si assista senza motivo. Se si spendono soldi su un immigrato è perchè può essere una risorsa: cioè deve poter essere in breve immesso nel mondo del lavoro e ripagare lo Stato pagando le tasse.

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