Le barricate davanti agli ingressi di Christiania, chiusa al pubblico dal 27 Aprile 2011. |
Secondo il Governo danese l'autoproclamata "città libera" Christiania deve normalizzarsi ma i residenti vogliono tempo per riflettere sul da farsi. Da ieri, 27 Aprile 2011, tutti gli ingressi alla "città-quartiere" di Copenaghen sono stati chiusi e lo stesso vale per tutti i negozi e le attività.
A febbraio la Corte Suprema aveva infatti deciso di revocare il diritto di Christiania di auto-regolamentarsi e ha dato al Governo il diritto di vendere la terra occupata nel 1971 da un gruppo di hippie e tuttora abitata da numerose famiglie e cittadini. Secondo il Governo i residenti sono tecnicamente degli "squatters" a Christiania, ciò signfiica che non hanno alcun diritto di possesso e occupazione del suolo su cui un tempo sorgeva una base navale in disuso dagli anni '70.
Cosa succederà all'ultimo baluardo del movimento hippie e all'ultima roccaforte della vendita libera ed auto-regolamentata di droghe leggere in Europa?
I residenti assicurano che la chiusura sarà solo temporanea, una pausa di riflessione, anche perchè Christiania è una delle mete più visitate dai turisti di mezzo mondo giunti a Copenaghen per una vacanza di piacere.
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