15 marzo 2012

Gli stranieri che conoscono il Danese non sono avvantaggiati nel trovare lavoro in Danimarca


Uno studio sui Corsi di Lingua Danese, obbligatori da decenni in Danimarca per gli immigrati appena arrivati nel Paese, ha dimostrato che la loro efficacia è scarsa, se non nulla, almeno sotto il profilo lavorativo.


Alla base delle politiche d'integrazione degli stranieri in un nuovo contesto sociale, culturale e linguistico, c'è l'idea che imparare la lingua del posto sia il primo passo verso l'acquisizione di diritti e vantaggi riservati ai "locali".


Se questo è vero in molti Paesi del mondo, dal punto di vista lavorativo semnbrerebbe che in Danimarca conoscere il Danese non sia poi così utile. O meglio, uno straniero che parla Danese non è avvantaggiato (come suggerirebbe la logica) nella ricerca e nell'ottenimento di un lavoro adatto al proprio profilo.


Solo il 24% degli immigrati in Danimarca svolge compiti adeguati alle proprie competenze. Insomma, gli immigrati vengono visti sempre e solo come immigrati, a prescinedere da quanto bene parlino il Danese, da quante Lauree posseggano o da quanti anni vivano in Danimarca.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

O_O rincuorante, alla faccia della meritocrazia...

Leonardo ha detto...

Cazzata enorme. La maggior parte dei lavori qui in Danimarca chiedono "Du må taler, skriver og forstår dansk" cioè Devi parlare, scrivere e capire il Danese.

Se non parli non ti prendono, ovvio, ma un sacco di stranieri lavorano qui. Non sparate sentenze a caso se non ci vivete dentro.

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