6 maggio 2012

Differenze tra Italia e Danimarca: la parola ai Danesi

Da quando ho aperto il blog ho ricevuto tantissime e-mail dai lettori. La maggior parte delle persone che ho avuto modo di "conoscere" tramite il blog e le e-mail sono molto carine e gentili, e non smetterò mai di ringraziare loro e gli altri lettori per l'affetto mostratomi.

Devo ammettere con rammarico, però, di aver ricevuto (per fortuna raramente) e-mail molto sgarbate ed aggressive. Io incoraggio sempre i lettori ad esprimere opinioni e pensieri diversi dai miei, che, come ovvio, sono alla base di quello che scrivo ma rappresentano la mia "versione dei fatti". Credo fermamente nella libertà di espressione e, chiunque voglia, può commentare, scrivere una e-mail o lasciare un segno del suo passaggio nel blog. L'unica cosa che chiedo è un minimo di buona educazione e rispetto, due punti fermi nella civile e positiva interazione sociale, anche sul web. 

Un esempio perfetto di e-mail costruttiva è il seguente. Una lettrice, Gitte, Danese di nascita ma con un passato in Italia, ha detto la sua su quanto, come e perchè i Danesi e gli Italiani sono diversi tra loro.

Ecco l'e-mail di Gitte, che ho molto apprezzato nei toni e nel contenuto. 


1) Io ho vissuto in Italia per circa 11 anni e posso dire che l'individualismo non è una caratteristica tipica del popolo danese, ma forse appartiene più a quello italiano. In Italia, infatti, esiste molta competitività sia nel mondo della scuola che in quello del lavoro mentre in Danimarca si rispetta il principio del Jantelaw per cui le caratteristiche individuali dell'uomo risultano meno accentuate.

2) Il popolo danese, forse per ragioni climatiche oltrechè storiche, è oggettivamente più introverso del popolo mediterraneo. Tuttavia è sempre pronto ad aiutare ed a integrare nel proprio territorio popolazioni straniere. E' vero, poi, che è meno propenso ad attività di volontariato poichè fortunatamente il nostro Welfare sopperisce a tutte le situazionio sociali di bisogno e di disagio.

3) A seguito del rispetto del Jantlelaw i comportamenti del popolo danese sono orientati ad una forma di rispetto nei confronti dell'altra persona e le emozioni distruttive tendono ad essere contenute, per non ferire gli altri. La rilassatezza non è quindi rilassatezza vera e propria, ma un comportamento sociale volto a stabilire rapporti corretti con le altre persone.

4) Non ritengo che il mio popolo sia maleducato (se per maleducato si intende il rispetto delle formalità in uso nei paesi latini come l'uso dei titoli onorifici tipo" Dott.", "Ing." e "Avv."). Tengo a precisare che l'eccessivo formalismo italiano nell'uso di tali titoli deriva da un vostro malaugurato retaggio storico che vi ha indotto, diciamo, a "portare rispetto" a chi detiene una posizione di potere. Per quanto mi riguarda, negli uffici pubblici o privati in Danimarca ho sempre trovato persone educate, sorridenti e disposte a venire incontro alle mie richieste, mentre purtroppo in Italia ho spesso dovuto fare code agli sportelli, litigando con persone che non rispettavano le code, avendo a che fare con personale spesso frustrato, nervoso, isterico e poco propenso ad aiutarmi.

5) Il popolo danese è meno casinista, folcloristico e immediato nelle proprie manifestazioni di quelli mediterranei ma posso assicurare che, una volta che si instaura un rapporto positivo, che sia di amicizia, amore o lavoro, questo popolo sa essere molto profondo e autentico nelle sue dimostrazioni di affetto, sostegno e comprensione.

6) In Danimarca esistono esistono certamente i ruoli differenziati a livello lavorativo ed esistono anche le gerarchie, quello che cambia è il rapporto tra le gerarchie. Si rifugge da ogni comportamento di tipo autoritario proprio perchè si tende a rispettare la dignità di ogni essere umano, a prescindere dalla posizione sociale o economica rivestita da quest'ultimo. In Danimarca il "Capo" (o, per meglio, intendersi "il dirigente") è colui che meglio riesce a farsi rispettare all'interno di un team, senza tuttavia esercitare le funzioni di "capo" così come intese in Italia. Diciamo che è proprio il team che designa come leader la persona che meglio esercita la propria autorevolezza (non autorità) in quanto soggetto rispettoso dell'altrui dignità umana. In Danimarca, al contrario che in Italia, chi esercita la propria autorevolezza con disprezzo dell'altrui dignità viene automaticamente escluso ed emarginato dal gruppo e non trova terreno fertile per alimentare la sua sete di narcisismo.

7) Parto dalla premessa che trovare un amico significa trovare un tesoro ovunque in tutto il mondo, e che quindi l'amicizia è un sentimento molto ma molto raro. I rapporti umani, infatti, spesso sono intaccati da ragioni di interessi economici o voluttuari. In Danimarca è meno immediato il rapporto legato alla conoscenza superficiale, a seguito delle caratteristiche già descritte del popolo danese, però è anche vero che, proprio a seguito di queste caratteristiche, è più facile instaurare poche ma buone amicizie. Il rapporto di amicizia in Danimarca si svolge in modo più lento ma più profondo e duraturo. In italia, invece, può capitare spesso di instaurare dei rapporti immediati di supposta amicizia che poi, come bolle di sapone, inspiegabilmente scompaiono per incanto.

A conclusione di tutto ciò che ho scritto, devo ammettere che conservo dei bellissimi ricordi legati alla mia vita in Italia, che considero un po' come il mio secondo Paese. L'Italia è un Paese splendido e sono orgogliosa di sentirmi anche un po' italiana nell'animo.

Gitte

Ringrazio molto la simpatica e gentile Gitte, anche per il suo Italiano perfetto! Un grande abbraccio.

21 commenti:

iClaude ha detto...

Descrizione a dir poco impietosa delle peggiori caratteristiche degli Italiani...
Devo dire che come italiano sono alquanto anomalo in quanto mi riconosco maggiormente nelle caratteristiche del popolo danese...
Qua da noi c'è cmq da consolarsi con il clima...

Anonimo ha detto...

Non capisco come un' email del genere possa essere costruttiva, dato che il contenuto tende, non a spiegare i motivi storici, politici e culturali
che caratterizzano l' esser Danesi. Benzi una sorta di paragone fra popoli con radici ben diverse.
Una commento piu obiettivo e meno propenso alla difesa sarebbe stato piu gradito.

Data la lunghezza dell' email mi limito a commentare i primi due punti. Gli altri in seguito se ritero' esso opportuno.

1) Janteloven non e' ne un principio ne una legge ma bensi un modo di essere, di vivere e di concepire se stessi e il prossimo.
Non scaturisce da sentimenti positivi e altruisti ma bensi da sentimenti cupi come l' invidia e la gelosia.

Janteloven (dansk)

Du skal ikke tro at du er noget
Du skal ikke tro du er lige så meget som os
Du skal ikke tro du er klogere end os
Du skal ikke bilde dig ind at du er bedre end os
Du skal ikke tro du ved mere end os
Du skal ikke tro du er mere end os
Du skal ikke tro at du duer til noget
Du skal ikke le ad os
Du skal ikke tro at nogen bryder sig om dig
Du skal ikke tro du kan lære os noget

Kilde (source):
Aksel Sandemose (1899-1965):
En flygtning krydser sit spor, 1933

Abbracciando una teoria del genere piu o meno tutto diventa individualismo e arrivismo.


2) Sarebbe stato gradevole il fatto, che la politica Danese degli ultimi 25 anni, non si fosse limitata ad infangare tutto cio' che veniva dall' altra parte del confine. Ma' bensi avesse trattato l' integrazione con rispetto.
Sarebbe gradevole sentire il parere delle minoranze che vivono in Danimarca rigaurdo all' integrazione.
Oppure basterebbe leggere le raccomandazioni fatte dalla MIPEX, chiaramente non gradite dal governo.

Baggrund

MIPEX udarbejder med støtte fra EU et indeks og rangordner 25 EU lande og tre lande uden for EU inden for seks integrationskategorier. Danmark ligger nederst i tre ud af de seks kategorier i den seneste undersøgelse.

Det er British Council og Migration Policy Group, der står bag MIPEX.

Il proclamare se stessi come ben disposti ad aiutare gli altri ha ben poco valore.Lasciate che siano gli altri a dirlo.

Saluti a voi tutti Vetullio

Anonimo ha detto...

Premetto che è sempre un po’ pretestuoso fare paragoni fra ’popoli’ prima di tutto perché un ‘popolo’ è anche il risultato di influssi diversi e di ‘rimescolamenti’ attraverso la storia, secondariamente perché esistono differenze individuali e regionali (soprattutto in Italia)..

A parte questo ritengo interessante e valido l’intervento di Gitte (certo in ottimo italiano) e si vede anche che conosce l’Italia e certe sue abitudini (come il grande formalismo ...)

Dove però non sono per niente d’accordo però è quando dice che :
“Il popolo danese... è sempre pronto ad aiutare ed a integrare nel proprio territorio popolazioni straniere”.

Vivere in Danimarca come straniero, soprattutto di provenienza extraeuropea e di religione mussulmana, in molti casi non è affatto facile, per es. dalla difficoltà a trovare non solo lavoro e anche un posto di pratica per chi ha un nome ‘esotico alla discriminazione in discoteche (se hai un aspetto ‘scuro’ non puoi entrare), ci sono anche persone che sono state costrette ad andarsene di casa a causa delle minacce razziste...

Una volta ho dovuto telefonare all’Ufficio per gli Stranieri (Udlændingestyrelse) riguardo a un visto e (a differenza di tutti gli altri uffici pubblici danesi) ho dovuto richiamare e aspettare per 2 ore... la stessa cosa andando di persona.

Le donne mussulmane poi sono continuamente avversate, solo per il fatto di avere il foulard in testa, sono considerate vittime di chissà quale oppressione...

Quel che è peggio è che la discriminazione è diffusa anche per chi è nato e vissuto qui e che la legislazione rispecchia questo stato di cose, ci sono molti casi di famiglie con bambini sono costrette dividersi o andarsene dallal Danimarca pechè non hanno ‘punti’ sufficienti..
In Danimarca poi se sei maggiorenne puoi votare e andare in prigione ma non sposarti con chi ti pare, dato che ci vogliono 24 anni (più una serie di altre difficili condizioni...)

Il partito estremista dichiaratamente antistraniero e antiislamico, il Danske Folkeparti è non solo ben accetto nella cosa pubblica e nei mezzi di comunicazione, ma anche molta influenza politica.

Saluti
gianni

Anonimo ha detto...

1) L'Italia è una terra meravigliosa, natura, storia e cultura sono ineguagliabili. Ma gli italiani?? Individualismo, ipocrisia, inciviltà, Gitte ha ragione, siamo così, ogni volta che torno in Italia qualcosa mi fa innervosire dopo 5 minuti che ci ho messo piede...
2) La Danimarca è un posto civile, che ti garantisce regole, lavoro, ottimo salario, servizi, no stress. Ci vivo bene e non ho intenzione di tornare in Italia al momento. Sto studiando anche un pò di danese e la qualità della mia vita è ottima. Dico però solo una cosa ai danesi: d'accordo che siete bravi, ma troppo, troppo nazionalismo, troppe volte ho sentito dire che lo straniero è considerato tale anche dopo generazioni, troppe volte ho sentito parlare di ASSIMILAZIONE invece che di INTEGRAZIONE (una ragazza una volta mi ha contestato che mi faccio mandare pacchi di cibo dall'Italia e questo mi lega ancora troppo all'Italia...mi sembra un pò esagerato francamente). Il Danske Folkeparti rispecchia in pieno questo modo di pensare, e prende infatti il 12% (addirittura quasi il 14% nel 2007).

Anonimo ha detto...

Io la penso un po' come Gitte, e sono italianissima. L'italia certo è un bel paese, fisicamente, ma per il resto... io se potessi me ne andrei subito via con la mia famiglia. In Italia non ci sono troppissime cose che non vanno,c'è troppo odio, invidia, individualismo, egoismo, tutti che cercano di fare le scarpe al prossimo, all'amico o al collega. Il motto che secondo me riassume la maggior parte delle situazioni italiane è:faccio il furbo, frego tutti finchè non mi beccano!! E scusate, è così, dal politico, al divo, al personaggio famoso sino ad arrivare al piccolo... E io sinceramente sono stufa. E i danesi non sono così, sono un paese onesto, con dei principi, con delle regole e delle leggi che vengono fatte rispettare dal primo all'ultimo. Non come da noi che valgono solo per alcuni ma per altri non esistono. Qua si va avanti solo se sei figlio di... o sei amico di... o conosci qualcuno, e anche se sei il più bravo ma sei sprovvisto di questo tipo di passepartuout ... sei fuori, meglio il deficiente perchè è amico di.... Se permettere questo fa schifo, da qualsiasi parte, credo, no? E in quanto all'essere predisposti ad aiutare gli altri, ma in danimarca saccheggerebbero case e negozi in caso di terremoto??? Non credo proprio.... Io sono italiana ma non mi sento italiana, e vorrei poter vivere in un paese dove giustizia e uguaglinza fossero davvero principi tangibili e non solo polvere al vento. Ma da noi è solo utopia, qua va avanti solo che ha soldi e potere... e più schifezze fanno e più vanno avanti e nessuno dice niente. In Danimarca sarebbero già stati cacciati via e a pedate nel di dietro. Da noi invece....
E in ogni caso la Danimarca ha dei paesaggi che da noi si possono solo sognare.
Ma questa è solo la mia opinione ovviamente.
Saluti a tutti.

Anonimo ha detto...

"Sto studiando anche un pò di danese e la qualità della mia vita è ottima" dice un anonimo in commento! Ma pensa un po', abiti in un paese del quale non parli nemmeno la lingua e trovi il coraggio pure di muovere critiche! Molto bello quel "anche", suona proprio bene: come se non fosse importante èarlare la lingua di un paese che ti ospita; o come se in italia la gente desse il benvenuto con il sorriso a chi non parla l'italiano! Certo che gli italiani ce la mettono tutta per farsi riconoscere

Haru Kraken Køhler ha detto...

Mi vergogno quasi di essere Italiana come molta della gente che ha commentato qui sopra... ad ogni modo!

La lettera di Gitte è stupenda e molto interessante, certo sarà solo uno dei tanti aspetti dei danesi e degli italiani, ma trovo che sia utile lo stesso! Non sarà ovviamente di parte, ma chi non lo è? La verità sta nel mezzo!

Grazie per aver aperto questo blog, è davvero interessantissimo! ^^

Anonimo ha detto...

Ma chi lo dice mai che tutti quanti stranieri che decidono di spostarsi da qualche parte debbano essere accolti come dei semi-divinita'??? Chi vuole convincerci che tutti quanti arabi, musulmani, ecc. vogliono piu' di tutto al mondo d'integrarsi ma i cattivi danesi li remano contro sempre e comunque??? Chi si permette di discutere il voto di 12% dei cittadini danesi che hanno espresso in un modo democratico e libero la propria volonta' politica??? Ma cosa si potrebbe aspettare da un Paese dove il martello e la falce regnano le piazze...

Anonimo ha detto...

Anche se non vedo pubblicato il mio commento questo non cambiera' niente. Non intendo a seguire se succeddera' o meno ma comunque e' un peccato che in un sito cosi' simpatico e anche utile in qusi ogni articolo si sottoline il razzismo dei Danesi. Mi spiace ma nessuno e' stato mai emarginato e non accolto quando si tratta di una persona per bene con voglia di far bene, di lavorare, di studiare, di rispettare le regole del posto dove e' venuto a vivere secondo la propria volonta'.

Chiamare razzista una persona che rispetta la propria terra, storia, tradizioni e ha paura della delinquenza e dell'estremismo mi sembra assurdo. Non tutti gli immigrati son cattivi, va bene ma per carita' non provate a convincermi che tutti tutti tutti quanti son buoni, dai!

Anonimo ha detto...

Vivo in Danimarca da 6 mesi e amo questa terra.. ma i danesi.. diciamo sono un pò più difficili da apprezzare!
Concordo solo in parte con l'interessante lettera di Gitte: mi ha colpito in modo particolare la differenza nel modo in cui i 2 popoli si relazionano a chi "detiene il potere": è sacrosanto!
Il resto francamente lo trovo un pò meno veritiero..
La disponibilità all'aiuto e l'apertura dei danesi in ambito lavorativo è -a mio avviso- pressoché inesistente.
Per non parlare della loro concezione dell'amicizia: bere fino a perdere coscienza in compagnia di colleghi con i quali -al di fuori del pub- a malapena ci si saluta.. mi sembra un concetto quanto meno discutibile!
La vera amicizia non l'ho ancora riscontrata.. ma spero di venire smentita quanto prima.
Ciao a tutti!
Brogan

Anonimo ha detto...

La lettera di Gitte è senza alcun dubbio interessante, come peraltro tutti i commenti che ne sono scaturiti, ma secondo me il nodo centrale è un altro. Si parla di italiani e danesi come se fosse la loro volontà a renderli "furbi e disonesti" oppure "accoglienti e disciplinati." Non mi sembra sia questo il punto: il punto è che la Danimarca è ricca, molto più ricca dell'Italia. E tale ricchezza inevitabilmente si riflette sulla popolazione, che in tal modo ha meno problemi e meno stress. Certo, in Italia vige nella maggior parte dei casi la regola del farsi le scarpe, dell'ottenere lavoro tramite amici e parenti, ma vi siete mai chiesti da cosa dipendente ciò? Molti italiani sono stufi di questa politica (non di governo, intendo il farsi le scarpe ecc...) ma imperversa, perchè? Se gli italiani sono stufi, perchè non cambiano? Non possono, ecco perchè. Come si fa? Non abitiamo in un paese ricco, trovare lavoro è sempre più difficile, è logico che anche la persona più onesta alla fine cede. Non tutti i ladri rubano per avidità, alcuni rubano anche per fame, per estrema necessità. Non è per giustificare, è solo per dire che anche i danesi farebbero come gli italiani, a parità di condizioni. Confrontare due popoli così differenti ... non so, lascia un po' il tempo che trova, è come confrontare la famiglia reale con una famiglia indigente e prendersela perchè la seconda è stressata e arrabbiata. Tutti siamo amichevoli, calmi e collaborativi, finchè le cose vanno bene e ci sono i soldi. La Danimarca ha un bel parlare, in tal punto di vista.

Anonimo ha detto...

Faccio presente che anche l'Italia è un paese ricco, una delle massime potenze industriali, ma le risorse sono amministrate, gestite e distribuite in maniera disastrosa...

Anonimo ha detto...

trovo l'articolo di Gitte perfetto, la Danimarca e' un paese ricco perche' i danesi hanno saputo organizzarsi molto bene in modo da rendere la vita funzionale a chi vuole lavorare in modo onesto, ordinato, mentre l'italia e' un vero casino pieno non solo di ladri ma soprattutto di gente maleducata e intrattabile che rende il lavoro in ogni settore un inferno, quindi sia a livello di SISTEMA che a livello INDIVIDUALE, la danimarca ha stracciato l'italia. a mio modesto avviso la situazione incasinata italiana si spiega a partire da un'importante distinzione regionale perche il casino italiano va secondo me attribuito alla mentalita' delle genti italiche tanto piu' disonesta e incasinata quanto piu' ci si sposta a sud, infatti ritengo che se vogliamo essere obiettivi e non di parte l'italia del centro-sud non puo' culturalmente ne' socialmente ne' economicamente essere considerata parte dell'europa, e' piu' corretto equipararla alla grecia e al resto del mediterraneo mediorientale e africano (Turchia, Libano, Israele, Marocco, Libia). Questo mio punto di vista suscita l'ira agguerrita degli italiani del centro-sud che vogliono trarre vantaggi lavorativi ed economici dal nord italia, ma quel che non mi spiego e' come mai allora non fanno nulla per rendere le loro regioni un luogo europeo invece di affollare le regioni del nord italia, allungando le colonne di auto, aumentando lo smog, occupando case e posti di lavoro e letti di ospedale, ecc.. cosi' facendo hanno rovinato le loro regioni lasciandole al declino e abbandono e allo stesso tempo hanno rovinato le regioni del nord che hanno affollato, appesantendone in modo esagerato il carico demografico, ambientale, occupazionale, automobilistico, ecc... il risultato e' un casino desolato e allo sbando al sud e un casino sovraffollato e congestionato al nord. Questa e' la mia personale analisi delle cause alla base delle differenza tra italia e danimarca e mi auguro di essere rispettato in questo punto di vista. grazie dell'attenzione e buon lavoro.

LU ha detto...

Quello che ha scritto Gitte su gli italiani lo riscontro tutti i giorni, ed è la verità.
Ti alzi la mattina per andare a lavoro e ti capita in ordine: ti frega il benzinaio (che tarocca i contatori); ti frega il barista dove hai preso il caffe (che immancabilmente si sbaglia a dare il resto in difetto.. perchè in più non capita mai?); ti becchi gli insulti e le minacce di pazzi furiosi al volante che devono per forza tagliarti la strada e sorpassarti per fermarsi poi a 5 metri in avanti nel traffico); cerca di fregarti il collega nell'immancabile scaricabarile per coprire incompetenze e va avanti cosìfino a che non vai a dormire. Ti sei svegliato da 5 ore e già 4-5 persone hanno tentato di fregarti soldi, insultarti e discreditarti a lavoro. That's italian people. Ed è la regola da roma in giù almeno.
Ci sono poche alternative, o sei fortunato da esser benestante di tuo e continui la tua vita stando attento a chi cerca di metterti le mani nel portafoglio, o ti adegui diventando italiano vero ed hai qualche prospettiva di affermazione nella società dei furbi quaquaraqua o emigri se non vuoi o puoi fare le prime due cose e voi realizzarti per con il tuo lavoro senza scendere a mezzucci e compromessi.
Per quel italiano medio (piccolo) che "percula" il signore che dice di voler imparare il danese. Deve sapere che in Danimarca l'inglese (che il signore userà per comunicare) è conosciuto ad ottimo livello anche dalle persone anziane è non è necessario sapere il danese per avere una vita sociale in quel paese. Al contrario dell'italia tronfia della sua furbizia e del cibo, beatamente ignorante.
Meglio vera serietà che falsa amicizia e in quest'ultima siamo primi della classe, non ci batte nessuno come per le tasse (che pagano i fessi).

Per quelli di italiani brava gggente si consiglia lettura di "Codice della vita italiana" di Giuseppe Prezzolini, fondatore de "la voce" 1908 ed emigrato e dimenticato (casualmente). Capirete che non si stava meglio quando si stava peggio e di quello di cui ci lamentiamo ora è in realtà endemico e non si muterà a meno di mutazioni genetiche spontanee o indotte (tipo nuove invasioni barbariche nord-europee).

Anonimo ha detto...

Cara Gitte,io sono un italiano che vive in Danimarca da piu' di 10 anni.Io amo la Danimarca,ma purtroppo la vecchia e adorata Danimarca tra un po' rimarra' nella storia.Praticamente tra 50 anni non rimarra' nulla di danese in Danimarca.Se i danesi sono razzisti e intolleranti verso gli stranieri(e' questo e' provato ) e' appunto perche' si rendono conto che diverranno una minoranza nel loro paese.Per questo motivo stanno facendo di tutto per assimilare gli stranieri,ma con risultati deludenti.La Danimarca non e' mai stata terra di immigrazione ,quindi non e' in grado di risolvere questa nuova situazione.Ho conosciuto tanti italiani,spagnoli,greci(i cosiddetti paesi disastrati del sud-europa,secondo i DF-partitello populista di chiaro riferimento pseudonazista che ha il 14 % dei voti danesi) che hanno vissuto in Danimarca ,ma io sono uno dei pochi che e' rimasto piu' di 6 mesi.Poi,detto tra noi ,il welfare danese da' i soldi ai nullafacenti e ai terroristi ma non al sistema sanitario o educativo.Infatti spesso i terroristi hanno passaporti norvegesi,danesi o svedesi,ma se tu sei italiano non puoi avere la doppia cittadinanza italo -danese).Spero che mi sbagli,ma se prosegue cosi' me ne tornero' nella mia povera e disastrata Italia,non vorrei che alla fine la Danimarca diventi come una delle favole di Andersen dove un bambino disse che il re era nudo.MVH Giovanni

Anonimo ha detto...

Peccato che la lettera sia scritta da un'italiana e la danese con il passato in italia ha fatto da prestanome. Inutile dire altro.

Federico ha detto...

Dai commenti che ho letto si riconoscono immediatamente gli italiani italioti... così fieri di un paese in rovina, così poco oggettivi perchè spinti da un volersi comparare con un paese nettamente superiore, bisognerebbe semplicemente imparare da chi è più evoluto e dar meno importanza alle radici "sporche" da cui si è nati...e per quanto gli italioti possano scrivere bene riguardo l'italia la gratificazione è puramente frutto delle loro parole.... I FATTI PARLANO CHIARO e mi sembra che i due paesi in questioni (il popolo attuale) non siano minimamente paragonabili.... Sì è bella la storia dell'italia, ma non ci si può attaccare a simili banalità per sentirsi orgogliosi, la storia l'ha fatta gente ormai morta da secoli altrimenti si potrebbe esser fieri anche di esser arabi o cinesi avendo una storia importante, ma non mi sembrano ad oggi paesi civilizzati e funzionanti.... ci si può giusto consolare leggendo i libri di storia, ma la vita reale non è fantasticare sul passato, la vita si vive.... Bè io sono un italiano stufo degl italiani, presto andrò a vivere all'estero senza far più ritorni se non per ferie.... EFFETTIVAMENTE TANTI PAESI DEL TERZO MONDO SONO OTTIME METE TURISTICHE.... ultimo consiglio per gli italiani: non offendetevi per ciò che ho scritto ma riflettete e imparate da chi è più evoluto. Grazie per avermi dato la possibilità di scrivere su questo Blog e complimenti.

Anonimo ha detto...

bello bello il blog. Sono danese e vivo in Brasile. Amo l'Italia e i paesi latini, piu carini, la gente amichevole non come in mia terra fredda. E una pena che la gente in paesi scandinavi sono cosi. Penso il clima. Saluti a tutti!!!
Sanders

Cherry ha detto...

Olà Sanders, eu falo Portugues também :-) Hej, velkommen til min blog :-) Sono felice che ti piaccia.

Grazie anche a tutti gli altri che hanno commentato.

Manuel ha detto...

Salve a tutti, commenti molto sinceri per quanto riguarda i punti di vista personali.
Io vivo in Danimarca da circa 10 anni, vado spesso in sardegna, la mia terra.
Onestamente qui in danimarca si sta bene in generale, ma paragonare per me l´ italia alla danimarca non ha senso.
Non e´ assolutamente vero che la danimarca e´ piu´ ricca dell´ italia,
In che cosa lo e´???
Che in italia siamo piu´ maleducati, certi lo sono, ma di certo non tutti, perche´ in danimarca non ci sono maleducati???
Parlando con i danesi mi sento sempre dire,
Ma noi siam il popolo piu´ felice della terra, abbiamo l´ economia migliore della terra, qui c´e´ il ristorante piu´ di classe al mondo,
onestamente mi fa girare il c....
lo stipendio e´ buono e´ vero,

ma quanto costa la vita??
Questo non lo dice nessuno, come mai???
Auguri a tutti i danesi e gli italiani che vivono qui, ma io scusate preferisco di gran lunga la mia amata italia e sardegna dove anche se non´ c´ e´ il piu´ bel ristorante del mondo, si mangia cento volte meglio e quando ti svegli la mattina col sole e fai una passeggiata al mare limpido e incontro amici veri, non come dice Gitte che non c´e´ vera amicizia in italia (che scemenza), ti fa piacere, comunque ognuno e´ libero di esprimere il proprio parere, tanti saluti da Manuel.

saver71 ha detto...

Ciao Manuel,
molto vero tutto ciò che hai scritto. Noi italiani abbiamo purtroppo un brutto vizio, ed è quello di sputtanare l'Italia. Come se avesse tutti i difetti del mondo. Non nego che l'Italia abbia i suoi difetti ma ha anche molti pregi. Solo che per riuscire a vederli, bisogna emigrare in un altro paese per poter poi fare il confronto.
Io ho vissuto in Danimarca e posso dire che ha molti pregi ma anche tanti difetti. Non è assolutamente il paradiso in terra! Non sto qui a dire il perché, semplicemente per il fatto che non mi va di sputare sul piatto in cui ho mangiato per diverso tempo, ma fate una cosa: emigrate e scoprite da voi stessi cosa non va.
Agli italiani dico questo: amate di più il vostro paese. Amate di più la vostra gente. Non state sempre a criticare, demolire, disprezzare. Fate qualcosa anche voi per rendere migliore il luogo dove abitate. Siamo parte attiva e non passiva nel nostro paese. Le mele marce ci sono dappertutto, non solo in Italia. Basta sputtanare l'Italia, per favore.

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