If alcohol disappeared tomorrow, the Danes would never reproduce. (*)
Questa è la perfetta definizione del rapporto contorto dei Danesi con l'alcol o, più precisamente, dei Danesi con la birra. Io apporterei solo qualche piccola modifica alla frase sopra citata, ottenendo la suddetta sentenza: se la birra scomparisse domani dalla faccia della terra, i Danesi si estinguerebbero.Vi ho già parlato della famigerata (e amatissima) birra di Natale, Juleøl in lingua originale. Quello che ancora non avevo scoperto è che non si tratta di una semplice trovata pubblicitaria per vendere più birra ma di un vero evento nazionale, una sorta di festa "religiosa" che ha addirittura un nome: J-Dag.
Quest'anno l'arrivo della Juleøl nei negozi (5 Novembre 2010) è stato "celebrato" così.
Ebbene si, parate di alcolizzati in attesa della loro dose di birra natalizia, famiglie, bambini e nonnetti: della serie, ce n'è per tutti. Originariamente la birra di Natale faceva la sua comprasa nei negozi il secondo Mercoledì del mese di Novembre, alle ore 23.59. A causa, però, dell'elevato assenteismo nelle scuole il giorno successivo, Tuborg e la Brewers Association hanno deciso di spostare lo J-Dag al primo Venerdì del mese, con inizio previsto per le 20:59.
Ricordare che i Dansk sono all'ottavo posto a livello mondiale per consumo pro capite di birra, con ben 89.9 litri all'anno per ogni danese, vi aiuterà a comprendere meglio il panorama alcolico locale.
L'alcol qui nelle gelide terre del nord ha una funzione fondamentale, e con questo torno alla frase di apertura del post: la socializzazione.
I Danesi sono un popolo di asociali cresciuti a pane ed individualismo. In genere si curano poco del prossimo, se vedono qualcuno che accenna un sorriso o un saluto in mezzo alla strada gli attribuiscono ogni genere di malattia mentale conosciuta, non conoscono il concetto di "buone maniere" e se aspettate che prendano loro l'iniziativa in qualsiasi ambito potete anche prepararvi ad attendere in eterno.
Questa loro caratteristica diventa chiara e palese anche all'osservatore più distratto quando ci si trova di fronte alla raccapricciante scena di un Danese di sesso maschile che si accinge ad approcciare una persona di sesso opposto.
1) Se il suddetto Danese di sesso maschile è completamente ubriaco, tenterà un approccio diretto, di solito avvicinandosi alla Lei desiderata traballando e dicendo stupidaggini che il giorno dopo rimpiangerà amaramente. La serata può concludersi in due modi.
1a. Se anche lei è ubriaca l'approccio andrà a buon fine e si concluderà con i piccioncini che si dirigono verso l'appartamento di uno dei due, rigorosamente in bici (anche alle 5 del mattino vige la regola del "se riesci a pedalare usando le tue ultime forze vitali sfidando la sbronza, il gelo artico e la stanchezza, perché non farlo?").
1b. Se lei è sobria ma non ha trovato nulla di meglio la serata finirà come sopra. Un'altra cosa che accomunerà le due serate-tipo degli uomini Dansk è che, rigorosamente, verranno scaricati il mattino dopo perché le donne vichinghe non hanno tempo da perdere dietro agli sfigati (cioè gli uomini, che qui vengono trattati peggio degli zerbini).
2) Se il suddetto Danese di sesso maschile è leggermente brillo accennerà uno sguardo implorante verso la ragazza prescelta, sperando che questa prenda l'iniziativa. Vedere una danese che invita un ragazzo a ballare o a bere un drink è cosa frequente. Questa è, anzi, ritenuta la norma. Girl power... ma anche no!
3) Se il suddetto Danese di sesso maschile è sobrio, resterà immobile, catatonico, terrorizzato alla sola idea di parlare con una persona di sesso opposto. In questo caso starà, come al solito, alla fanciulla passare al contrattacco e fare la prima mossa.
Dopo questo breve escursus sulla casistica più comune in tema di interazione uomo-donna in Danimarca, potrete facilmente intuire quanto fondamentale sia il ruolo dell'alcol. Qui non si beve per il piacere (o per lo meno non solo per il piacere) ma soprattutto perché senza alcol la socializzazione viene meno e con essa anche la possibilità per un Dansk di sesso maschile ed una Dansk di sesso femminile di conoscersi, vivere qualche mese felice insieme (in una relazione in cui è la donna a comandare su tutto), sposarsi troppo presto, procreare ed, infine, divorziare e riconciare tutto da capo.
* in My Life in Denmark
3 commenti:
Nooo, sei un pazzo! Mi hai fatto morire dal ridere. Tutto vero quello che hai scritto. :)
Toglimi una personalissima curiosità: se un danese che conosce bene la lingua italiana leggesse quello che scrivi, come la prenderebbe? :D
89,9 litri all'anno?? caxxo, rispetto a me allora sono degli astemi.....
io sto freddo gelido che dici tu qui non lo vedo.. vedo aria pulita, vento e pioggia d inverno che rompono le balle
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