La Danimarca ha la fama di essere un Paese sicuro, con poca criminalità, dove, se qualcosa di brutto deve proprio succedere, accadrà per mano di un non-Danese. Io non vivo da molto qui e anche se ci vivessi da 20 anni non so se sarei capace di stabilire il grado di sicurezza della Nazione. Quello che so è che, vedendo attorno a me una popolazione che sente di non essere in pericolo, anche io sono più tranquilla.
Ovviamente anche la Danimarca ha i suoi bei problemi con i criminali. Paragonando però la mia percezione di sicurezza in Italia ed in Danimarca, dovrei assegnare cento punti a tavolino alla seconda. Camminare per le strade di Copenaghen o di Odense (per citare due città di medie/grandi dimensioni) da soli o in compagnia anche quando il sole è calato non ti spinge a guardarti intorno ogni secondo per paura di essere rapinata, o peggio. Posso dire lo stesso di Roma o Perugia? No. Eppure la Danimarca sta vivendo un periodo "delicato" a causa di una escalation di violenza che ha avuto origine da litigi tra bande rivali.
Ciononostante il 75% dei Danesi ha dichiarato di sentirsi sicuro e protetto, grazie all'efficenza delle forze di polizia. Siete curiosi di conoscere la percentuale italiana? Un misero 43% di miei connazionali soddisfatti dall'operato della polizia a seguito di una denuncia.
Qualche giorno fa mi è capitato di vedere questo video sul traffico di droga, gli Hells Angels e le bande di quartiere, spesso connotate razzialmente.
Stamattina, poi, leggo il giornale e scopro che tra il 12 ed il 20 Gennaio i sobborghi di Copenaghen sono stati teatro di sparatorie, inseguimenti d'auto e arresti, tutti episodi connessi (secondo la polizia) agli Hells Angels e alle continue faide tra gruppi di Pakistani e gruppi di altri giovani immigrati.
La violenza non si arresta e la polizia sta lavorando duro per identificare i responsabili. Le aree di interesse sono Bagsværd, Ballerup, Herlev e Gladsaxe, sobborghi dell'area Nord-Ovest di CPH, ma anche Tingbjerg e Nørrebro, dove potrebbero verificarsi vendette e rappresaglie in risposta ai crimini delle scorse settimane.
Inutile dire che i Danesi non sono affatto contenti delle faide tra immigrati e, purtroppo, il razzismo sta trovando terreno fertile per attecchire (in un Paese dove già l'apertura versio l'altro è alquanto rara). La frase "rimandateli a casa loro", pronunciata con terribile frequenza dagli abitanti perbene del Paese, mi ricorda purtroppo alcune politiche anti-immigrazione che hanno più volte svergognato l'Italia di fronte all'Europa e al Mondo. Sapere che un partito nazionalista simil-leghista, il Dansk Folkeparti, sta guadagnando sempre più voti in Danimarca mi rattrista tremendamente.
Non bastava un Borghezio al mondo? Ci serviva anche la sua versione femminile... Pia Kjærsgaard.
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