18 novembre 2011

Come comportarsi in pubblico in Danimarca


Ci sono molte regole non scritte, ma socialmente condivise, in Danimarca. Per comprenderne l’importanza basterà sottolineare che i Danesi sono pochi, in un Paese relativamente piccolo, e che la popolazione è molto omogenea nel gusto, nello stato socio-economico e nei valori. 

Per gli Italiani non è sempre semplice integrarsi subito, proprio perché proveniamo da mondi molto diversi da quello dei Paesi Scandinavi. Lo shock culturale è sempre in agguato! Conoscere come funzionano le cose in Danimarca può essere d’aiuto per evitare imbarazzi e fraintendimenti.

Come ci si comporta in pubblico?

1. I Danesi non concepiscono molto le differenze di comportamento tra autoctoni e persone appartenenti a culture diverse o, se lo fanno, non le accettano di buon grado, ma si aspettano che tu, vivendo in Danimarca, impari a comportarti come loro.

2. Per strada o in presenza di altre persone (edifici, trasporti pubblici, uffici, etc.) si deve usare un tono di voce basso. Lo stesso vale per quando si parla al cellulare.

3. Le regole in Danimarca sono importanti, siano essere scritte oppure socialmente condivise. Se qualcuno non le rispetta, i Danesi non esiteranno neanche un secondo a fermare “il colpevole” e a fargli presente in cosa sbaglia, se necessario alzando la voce. Questo può accadere, per esempio, se un pedone attraversa quando il semaforo per i pedoni è rosso, se qualcuno non rispetta una fila in un ufficio, oppure se si sta usando un tono di voce troppo alto in treno o per strada.

4. Quando vieni presentato (o ti presenti) a qualcuno, ricordati di iniziare con una stretta di mano decisa, senza mai venire meno nel contatto visivo con l’interlocutore. 


5. Essere puntuali non è solo importante in Danimarca, ma segno di educazione e rispetto per le persone che ti attendono. Arrivare in ritardo ad un appuntamento è un comportamento socialmente condannato e disprezzato, anche se si tratta di pochi minuti.

6. I Danesi tendono ad intrattenere relazioni sociali (anche lavorative) usando il loro nome piuttosto che forme di cortesia (dare del Lei) o termini come “Dottore” o “Signora”. Non sorprenderti se il tuo medico, avvocato o capo vuole che usi il suo primo nome per rivolgerti a lui.

7. Essere diretti, concisi e pratici è fondamentale sia nella vita quotidiana che in quella lavorativa. In Danimarca non ci si perde in chiacchiere: non offenderti se i Danesi ti sembrano distaccati o freddi.


8. Nei luoghi pubblici dove ci sono molte persone (che si tratti di un chiosco, di uno sportello della Banca, di un Museo oppure di un autobus) è molto probabile che, in modo da non creare caos, i Danesi si dispongano naturalmente in una fila ordinata, rispettando l’ordine d’arrivo. In molti spazi pubblici che richiedono una fila (uffici, banche, ambulatori, etc.) sono di norma presenti le macchinette dove “prendere il numero”. Se hai la possibilità di prendere il numero dalle suddette, i Danesi si aspettano che tu lo faccia, anche se non c’è nessuno davanti a te.

Con queste semplici dritte, dovresti cavartela nella maggior parte dei contesti sociali. Buona fortuna in Danimarca!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi pare che queste siano norme di buona educazione, che l'italiano che non le apprezza, non è che è di cultura non scandinava, ma è ben poco educato.

Corrado ha detto...

Queste regole non son mica diverse da quelle "vigenti" in Italia o altrove.
Apprezzo molto il lavoro di chi crea blog come questi (i commenti a risposta invece, spesso, li trovo irritanti, come quello che precede), però sembra che si voglia insegnare agli italiani ad essere educati. Non credo che noi italiani si sia meno educati di altri, penso invece che la differenza stia nell'impunità che si concede a quella minoranza di persone che non rispettano le regole del vivere civile, che quindi continueranno a credere di poter fare come vogliono loro. A me piacciono i Paesi scandinavi, ma trovo da adolescenti il voler ad ogni costo mitizzare altre culture ed altri popoli in contrapposizione costante con gli italiani. Per completezza, bisognerebbe dire anche che la "cultura" danese prevede anche il ruttare in pubblico, vomitare in mezzo alla strada o pisciare agli angoli delle strade dopo aver passato l'intera notte a bere sino a stordirsi. Poi magari spiegatemi come mai, piuttosto spesso, si vedono scandinavi, tedeschi o svizzeri gettare per strada i rifiuti o comunque comportarsi da maleducati non appena attraversata la frontiera con l'Italia. Ma non erano "geneticamente" educati?
Intendiamoci, è innegabile che in Italia ci sia un senso civico inferiore a quello di altri in Europa, ma alcuni aspetti positivi del vivere in Italia sono un miraggio per i popoli del Nord

sirenetto ha detto...

Sono perfettamente d'accordo con il secondo commento , spesso noi italiani abbiamo un esterofilia esagerata e un atteggiamento di ossequioso riconoscimento di questi atteggiamenti che definirei di "inciviltà minore" che di sicuro non riguardano una minoranza degli italiani. Soprattutto quando siamo all'estero, ho notato per esperienza personale, che spesso ci autodenigriamo , gli stranieri non aspettano altro ,molti fanno il loro gioco invece di cercare di sfatare cliche triti e ritriti ovviamente dando il buon esempio in prima persona . Quindi puro masochismo . Tutta pessima pubblicità al nostro paese .

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